On line le relazioni presentate al Workshop “Sullo stato dell’arte della filiera della Biodiversità Vitivinicola”

Il 10 maggio 2019 si è svolto il “Workshop sullo stato dell’arte della filiera della biodiversità vitivinicola” promosso dall’Accademia delle Scienze della Biodiversità Mediterranea (ASBM) in collaborazione con l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano (IAMB-CIHEAM) ed il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA).

I relatori intervenuti su invito per specifiche competenze, hanno esposto lo stato delle ricerche, i progressi raggiunti dalle commissioni ministeriali per il riconoscimento DOP e IGP e le strategie di marketing che rendono il settore viti-vinicolo un’eccellenza dell’agricoltura italiana in termini economici, ambientali, culturali e sociali.

In particolare è stato evidenziato il ruolo della Biodiversità vitivinicola, frutto degli innumerevoli contesti sito-specifici per variabili pedo-climatiche, ed in particolare livelli di interazione genotipo/ambiente delle varietà autoctone. Una risorsa che in un contesto generale di accresciuta sensibilità del cittadino/consumatore attento alla tutela ambientale, al cambiamento climatico e agli aspetti salutistici dei prodotti agroalimentari, vede la vitivinicoltura collocata in un nuovo rapporto tra scienze biologiche, antropologiche, economiche e società.

I lavori pomeridiani sono proseguiti con una tavola rotonda incentrata sulle strategie di marketing ed i lavori della commissione interministeriale, che hanno stimolato gli interventi degli imprenditori della filiera vitivinicola.

Cliccando sui seguenti titoli è possibile visionare le relazioni presentate durante il workshop:

Sul miglioramento genetico, genomica, metabolomica e di fisiologia, per la caratterizzazione, conservazione e valorizzazione della biodiversità vitivinicola (Velasco et al.).

Il cambiamento climatico e la biodiversità viticola: salvaguardia delle risorse naturali ed innovazioni tecnologiche (Ferrara et al.).

Le pratiche enologiche come strumento per la valorizzazione della biodiversità nel vigneto (Bosso et al.).

Biodiversità dei lieviti della vigna per esaltare la tipicità del vino (Romano et al.).

Sul coordinamento e integrazione dei processi di filiera vitivinicola. Individuazione di strumenti di tutela dei vini, con particolare riguardo alla valorizzazione di quelli tipici autoctoni attraverso la promozione degli aspetti socioculturali e antropologici (Del Lungo).

Valorizzare la Biodiversità vitivinicola: quale strategia di Marketing? (Sardone).

DOP e IGP per valorizzare la biodiversità vinicola (Zari).

Coltivare la biodiversità biologica della vite, tra sistema di certificazione dei materiali di propagazione e classificazione delle varietà, passando attraverso una gestione informatica pubblicamente fruibile del Catalogo Nazionale (Caputo et al.).